“Il settore della ristorazione è sicuramente tra quelli più colpiti e penalizzati dai continui provvedimenti di chiusura e apertura delle attività. Non è facile operare in questo momento, ma è necessario gestire al meglio l’emergenza, continuando a guardare avanti, in prospettiva”. Osvaldo Lain è il responsabile Italia di Colged, azienda leader nella produzione di lavastoviglie industriali. Dal 2000 fa parte della multinazionale americana ITW quotata a Wall Street nello Standard & Poor con 14 miliardi di dollari di fatturato consolidato e 700 aziende dislocate in tutto il mondo.
Per provare ad arginare gli effetti negativi dell’emergenza Covid, il gruppo ha lanciato sul mercato da diversi mesi una promo, immaginata per spingere l’acquisto di macchine con un’elevata capacità di igienizzazione. “Una scelta – precisa – mirata a sensibilizzare gli operatori su un aspetto molto importante, diventato fondamentale in questa particolare congiuntura. Prima di procedere, con l’intento di rispettare ogni minima prescrizione, abbiamo voluto verificare l’esistenza di eventuali disposizioni normative sul lavaggio, in particolare nel settore della ristorazione, introdotte per fronteggiare al meglio la pandemia. E abbiamo registrato che, al momento, non c’è ancora nulla di specifico”.
“Con questa importante attività abbiamo voluto dare un segnale diretto al nostro utente finale, ossia al ristoratore, al barista o al proprietario di hotel, con un bonus economico per chi acquista ed utilizza i nostri prodotti”.
Assolutamente positivo il bilancio dell’iniziativa. “Abbiamo più che raddoppiato le vendite in Italia di questi prodotti di fascia alta, grazie all’azione dei nostri dealers che hanno spinto molto su qualità e performance di lavaggio, trasferendo al mercato l’opportunità di un investimento mirato, strategico che mettesse un attimo in secondo piano valutazioni strettamente economiche. Devo dire che anche il Sud, storicamente più sensibile al fattore prezzo, ha risposto molto bene alla sollecitazione”.
Una sfida che ha visto impegnato in prima linea anche Pietro Chinelli, storico agente del gruppo. “Pietro è un agente un po’ anomalo, credo sia tra i pochissimi professionisti che ha scelto, negli anni, di ridurre la sua zona di competenza, per concentrarsi su Campania e Basilicata. E’ il nostro agente che ha il più alto numero di rivenditori per provincia, praticamente il doppio della media. Una rete – osserva – che è stato molto bravo a gestire e a mettere in contatto, creando nel tempo delle sinergie positive tra i dealers, ai quali ha sempre proposto marchi di qualità, non cedendo mai alla tentazione di lavorare più sulla quantità, puntando magari su prodotti di più larga diffusione”.