Carpigiani accende un faro: nasce la Business Unit per ristoranti e pasticcerie
Focus su ristorazione e pasticceria: nasce con questa mission “Foodservice Professionals & Pastry”, la nuova Business Unit di Carpigiani guidata da Matteo Andreola, che precedentemente aveva il ruolo di Sales Manager Italia per il gruppo leader nella realizzazione di macchine per la produzione di gelato artigianale.
“Carpigiani rivolge gran parte delle proprie energie verso le gelaterie, un settore dove deteniamo una posizione di leadership riconosciuta”, precisa Andreola. “Negli ultimi due anni, però, dopo l’introduzione sia di macchine specifiche e percorsi formativi tematici anche per la ristorazione e la pasticceria, si è maturata l’esigenza di avere un coordinamento puntuale di questi settori che seguono logiche diverse dalla gelateria artigianale”.
Il gelato artigianale è del resto sempre più presente nei menu dei ristoranti di tutto il mondo, e non solo in quelli stellati. “C’è un’attenzione crescente verso un prodotto molto versatile, che può rappresentare un valore aggiunto esclusivo. Il gelato artigianale può essere infatti proposto non solo come dessert, ma anche in abbinamento a un antipasto o a un primo. Gli chef sono molto attenti e interessati al gelato e alle varie sperimentazioni possibili, le soluzioni sono davvero infinite”.
Proprio con l’obiettivo di dare soluzioni ancora più puntuali al mondo della ristorazione, il gruppo emiliano ha lanciato “Freeze & Go”, un mantecatore da banco che in soli 55 centimetri racchiude la potenza e l’affidabilità della tecnologia Carpigiani. È una macchina facile da usare e da pulire, che manteca rapidamente piccole quantità di gelato, fino a cinque porzioni. “In questo modo si eviteranno sprechi e il gelato è sempre fresco e pronto a soddisfare le richieste dei clienti”, precisa Andreola.
“Freeze & Go” è sicuramente una delle macchine sulle quali la nuova Business Unit agirà per conquistare nuove fette di mercato nella ristorazione. Un obiettivo al quale Carpigiani sta lavorando da tempo. “All’interno del nostro team di docenti di Carpigiani Gelato University – continua – abbiamo inserito anche chef e operatori della ristorazione”.
“Foodservice Professionals & Pastry” è, dunque, l’ultimo tassello del mosaico, la bandiera che consentirà a Carpigiani di ampliare il focus sulle necessità della ristorazione.
Per la pasticceria Carpigiani ha da tempo una macchina ad hoc, “Pastochef”, che ha sicuramente nella lavorazione della crema pasticciera il suo prodotto di punta, ma le sue applicazioni sono molteplici. Questa macchina, infatti, amalgama, cuoce, pastorizza, raffredda e conserva creme, miscele, bavaresi, salse e altre specialità della pasticceria, della gelateria e della gastronomia.
“Il pasticcere ha la possibilità di spaziare e allargare i suoi orizzonti, di entrare in contatto con altri ambiti. Fino ad oggi abbiamo sempre dato massima precedenza al mantecatore classico, ma “Pastochef” può e deve essere valorizzato molto di più per consentirci di essere vicini ad una clientela in continuo movimento, sia in Italia che all’estero”.
Guardando oltre i confini nazionali, la Francia è sicuramente uno dei mercati più interessanti. “Siamo già presenti nelle pasticcerie e nei ristoranti, ma sappiamo – continua – che ci sono ampi margini di crescita. Così come c’è un fermento positivo in Scandinavia, dove registriamo una crescente attenzione verso il “made in Italia”, di cui il gelato artigianale è uno dei simboli più amati”.
Occhi puntati anche sull’Inghilterra, dove ha sede la Specialty School dei corsi di ristorazione Carpigiani. “Gli chef presenti a Londra sono da sempre affascinati dalle nostre eccellenze, è un mercato che conosciamo bene”, osserva Andreola che guarda con interesse anche agli Stati Uniti e alla Russia, “grandi mercati in cui vogliamo investire e crescere”.
Una sfida che non sarà condizionata dall’emergenza Covid. “Non è una questione semplice da gestire, ma non può limitare le nostre attività. Sotto certi aspetti i canali digitali, sui quali abbiamo investito in maniera massiccia durante il lockdown, possono agevolare il nostro approccio con mercati lontani. Con la nostra Carpigiani Gelato University a Bologna, ad esempio, ci siamo focalizzati da tempo sulla formazione a distanza, grazie a piattaforme di comunicazione che ci consentono di tenere corsi on line con clienti a Singapore o in Canada. Da questo punto di vista il Covid può essere una spinta ad essere davvero globali: Carpigiani – conclude – ha la forza e la storia per trasformare quest’emergenza in una grande opportunità”.
Il gelato artigianale by Carpigiani nel menu de “Le tre Arcate” di Sorrento. Russo: “In pochi mesi ha conquistato la nostra clientela”
“Nel nostro menu il gelato artigianale è ormai un valore aggiunto sempre più richiesto. Grazie alla nuova macchina “Freeze&Go” offriamo alla nostra clientela un prodotto eccellente e fresco, non solo come dessert, ma anche in abbinamento con alcuni dei nostri migliori piatti”.
Alessandro Russo, titolare del ristorante “Le Tre Arcate” di Piano di Sorrento, presenta così il nuovo arrivato di casa Carpigiani. “Lo abbiamo acquistato ad agosto e il primo bilancio è sicuramente positivo”, precisa.
“Amiamo il gelato da sempre, e abbiamo scelto Carpigiani per avere un prodotto artigianale di qualità, in linea con la nostra offerta gastronomica. Tranne qualche semilavorato, tutti i nostri piatti sono infatti realizzati interamente da noi, a partire naturalmente dalle materie prime. Non avremmo mai potuto inserire nel nostro menu un prodotto industriale, ecco perché abbiamo deciso di investire su un’azienda leader nella realizzazione di macchine per gelato artigianale”.
Per la famiglia Russo l’amore per il gelato e la tecnologia Carpigiani non nascono certo oggi. Cinquant’anni fa, negli anni ’70, il padre, Luciano Russo, utilizzava già i mantecatori verticali Carpigiani, da sempre il top della tecnologia di settore. Tra il 2004 e il 2011, inoltre, i Russo hanno gestito anche una gelateria, dotata di due mantecatori, due pastorizzatori e un banco gelati con 24 gusti. Tutto rigorosamente Carpigiani.
“L’idea del gelato ci frullava da tempo in testa e il concessionario di zona Palmieri ci ha spinto al nuovo investimento. Avere un riferimento così vicino al nostro territorio è fondamentale, chissà che più in là non faremo altri investimenti. La nuova macchina sembra già sottodimensionata per le crescenti richieste”, precisa Russo.
A favore dell’investimento ha giocato anche l’estrema maneggevolezza della macchina. “Freeze&Go” pesa infatti meno di 40kg e condensa tutta la tecnologia Carpigiani in 29 centimetri di larghezza, 55 di profondità e 54 d’altezza.
“E’ talmente piccola e facile da usare che, in occasioni particolari, portiamo la macchina in sala in modo da offrire il nostro gelato appena mantecato. Un’opzione scenica – continua – che piace molto alla nostra clientela”.
“Freeze&Go” ha aperto per il rinomato ristorante sorrentino nuovi mercati e favorito nuove opportunità: tutte a vantaggio di una clientela sempre più innamorata di uno dei prodotti simbolo del “made in Campania”. Grazie all’estro e alla maestria dello chef Salvatore Accietto, il gelato è proposto anche nell’offerta gastronomica: il gusto mango, ad esempio, viene servito in abbinamento con il tonno, mentre i sorbetti allo Spritz e al pomodoro cuore di bue sorrentino si sposano alla perfezione, rispettivamente, con scampi e gamberoni crudi e la tartare di ricciola.
Al momento sono queste le prime tre incursioni nel mondo della gastronomia, ma nuove idee e sperimentazioni sono in via di definizione e si annunciano a breve altre novità.
Per gli amanti del gelato come dessert, il ristorante propone i gusti cioccolato fondente (anche con cannella), pistacchio, torrone, nocciola e vaniglia serviti in coppa o in abbinamento con tagliate di frutta. I gusti alla frutta sono invece anguria, fichi, limone e ananas.
“Restart 2020”: caffè in sicurezza con Isa Bar-Shield
Il caffè al bar è un piacere sempre più dolce e sicuro con il progetto “Restart 2020” di ISA. L’azienda di Bastia Umbra, specializzata nella refrigerazione professionale e nell’arredamento di locali pubblici, ha studiato diverse soluzioni, nel segno dello stile e del design e, soprattutto, della comodità e della funzionalità, per gestire al meglio l’emergenza Covid.
Con le proposte ISA il bar resta un punto fermo delle nostre giornate, una piacevole tappa da consumare in piena sicurezza.
Con ISA BAR-SHIELD, infatti, il barista è protetto per tutta la lunghezza del banco bar e nella zona cassa, mantenendo il giusto distanziamento con l’utenza. Inoltre l’ampia apertura sulla parte bassa consente la pratica sanificazione dello spazio di consumazione tra un servizio e l’altro senza dover lasciare la postazione.
Completamente trasparente, questa soluzione ISA conserva intatta l’estetica di qualsiasi locale. Modulare, ISA BAR-SHIELD permette di sfruttare interamente il banco di servizio. E’ saldamente ancorato alla bancalina e si può regolare in profondità in modo da adattarsi a diversi tipi di banco bar.
Diversi i vantaggi anche per il cliente che ha naturalmente la possibilità di gustare in assoluta sicurezza il suo caffè, senza doversi spostare o dover ricorrere al take-away o al delivery.
ISA BAR-SHIELD è completamente trasparente: una scelta di stile che consente di mantenere intatta la relazione con il design del tuo locale preferito e con il tuo barista di fiducia.
Il gelato artigianale è Carpigiani. Tecnologia e design al servizio della qualità
Il migliore gelato artigianale è firmato Carpigiani. I mantecatori dell’azienda emiliana garantiscono risultati di assoluta qualità grazie al controllo di consistenza e un prodotto sempre fresco da offrire ai propri clienti.
Un perfetto punto di equilibrio fra innovazione e tradizione, esaltato da una gamma di macchine che ha conquistato anche gli chef stellati. E’ ormai sempre più frequente trovare nei menu dell’alta ristorazione gelato artigianale di assoluta qualità.
Il gelato, del resto, nasce sulla tavola delle corti rinascimentali e, oggi, vi ritorna grazie alla passione e la conoscenza di chef e pasticceri e a Carpigiani che ha progettato un’intera gamma di macchine in grado di offrire soluzioni per ogni esigenza per una produzione artigianale di assoluta qualità in pochissimo tempo.
Le ultime novità sono “ Freeze&Go” e “Ready”. La prima macchina produce, in soli cinque minuti, autentico e freschissimo gelato artigianale, pronto per essere servito. “Freeze&Go” pesa meno di 40kg e condensa tutta la tecnologia Carpigiani in 29 centimetri di larghezza, 55 di profondità e 54 d’altezza. Numeri che ne fanno un mantecatore elegante e maneggevole, facile da collocare in cucina. Semplicissimo il funzionamento: basta versare nella tazza la miscela refrigerata, premere il bottone d’avvio e, dopo 5 minuti, un segnale acustico avviserà che il gelato è pronto.
Da scoprire e provare anche “Ready”, la nuova macchina che miscela, riscalda e manteca il gelato in un unico cilindro. Grazie ai diversi programmi e ad un sistema che permette di pastorizzare, maturare e poi mantecare, si possono effettuare ricette classiche con miscele liquide e in pasta o sperimentazioni di nuove ricette che amplino l’offerta sorprendendo i clienti. Anche in questo caso i tempi di lavorazione e produzione sono molto brevi.
Stile ISA per l’ultima sede della Gelateria Del Gallo
“Le nostre produzioni di qualità sono fortunatamente note e apprezzate da tempo, stavolta abbiamo voluto fare uno sforzo in più sul fronte dell’immagine e dello stile dei nostri locali”. Ciro Verde presenta così l’ultima sede della storica Gelateria del Gallo, inaugurata di recente a Pomigliano D’Arco.
Per la nuova gelateria, realizzata dalla Fabar Forniture Arredi Bar srl di Casalnuovo in provincia di Napoli, si è puntato sul marchio ISA, uno dei player più importanti al mondo nel settore dell’arredamento per locali pubblici, delle vetrine e degli armadi refrigerati per gelateria e pasticceria e dell’arredamento professionale.
“Chi è venuto a trovarci è rimasto favorevolmente impressionato dal locale”, precisa con orgoglio Verde. “La cura dei dettagli fa sempre la differenza. Nella nuova sede – precisa – i nostri clienti si sentono ancora più coccolati”.
Luminosa, elegante ed accogliente: l’ultima creatura della Gelateria del Gallo è il fiore all’occhiello di una storia che inizia a Barra nel 1947. Quasi dieci anni dopo, nel 1956, Luigi Verde inaugura la sede di Ponticelli, ancora oggi sede storica e punto di riferimento della produzione artigianale di gelato in Campania.
Negli anni Novanta nascono poi le sedi di Portici, San Giorgio a Cremano, Napoli e Volla. Una rete di golosità imperdibili in continua evoluzione. La voglia di sperimentare e intraprendere nuove sfide caratterizza da sempre l’azione della famiglia Verde.
A Pomigliano D’Arco infatti, nella nuova sede firmata ISA, il gelato e le granite sono proposti anche in abbinamento con lo Spritz e i Long Drink. Successo annunciato anche per altre golosissime novità, come il tronchetto mandorlato e lo stecco e il tiramisù, entrambi realizzati al momento, una goduria per gli occhi e per il palato degli amanti del gelato artigianale.
Russo del Ristorante Zi’Ntonio di Sorrento: ripartenza post-covid nel segno dell’innovazione
“L’emergenza Covid ci ha sconvolto un po’ i piani, ma siamo pronti a ripartire”. Mariano Russo dello storico ristorante Zi’Ntonio di Sorrento suona la carica. A fine anno aveva completato i lavori di ammodernamento dei locali, poi il lungo stop imposto dall’emergenza sanitaria ha cambiato repentinamente lo scenario. Per la nuova cucina, riorganizzata completamente, Russo si è affidato a Tecnica Frigor, leader nella progettazione e realizzazione di Grandi Impianti Cucina, arredamento bar e sistemi di refrigerazione. “Abbiamo anche acquistato il Mantecatore Labo della Carpigiani”, precisa.
Ideali per la ristorazione e il catering, le macchine Carpigiani sono destinate alla lavorazione di gelati e sorbetti. “La qualità dei prodotti è davvero eccezionale e rappresenta un ulteriore valore aggiunto per i nostri menu”.
Il ristorante di Sorrento fa da tempo affidamento anche alla tecnologia Isa e, in particolare, all’Hizone, il nuovissimo brand che nasce dall’incontro tra la visione creativa del designer Antonio Citterio con Sergio Brioschi e l’esperienza tecnica dell’azienda umbra leader internazionale nella realizzazione di vetrine refrigerate e arredamenti per locali pubblici. Una scelta nel segno del design e dell’innovazione che Russo conta di capitalizzare non appena il mondo della ristorazione sarà definitivamente fuori dal tunnel del Covid. “Fortunatamente il nostro ristorante si sviluppa su tre piani e, quindi, siamo riusciti a tamponare, anche se abbiamo perso complessivamente un’ottantina di coperti.
La nostra clientela ora è quasi esclusivamente italiana e si concentra soprattutto nel fine settimana. Non sarà facile superare questa fase ma noi siamo pronti: abbiamo fatto degli investimenti importanti – conclude – e vogliamo stupire ancora una volta la clientela con la qualità dei nostri piatti”.
ISA riparte con il Bar Pod: eleganza e sicurezza per la tua pausa
Con il progetto “Restart 2020” di ISA il piacere del caffè al bar è sicuro, veloce e tranquillo. Tre fattori fondamentali, tre regole d’oro per non rinunciare alla nostra pausa di relax anche durante l’emergenza Covid.
ISA spa, azienda di Bastia Umbra specializzata nella refrigerazione professionale e nell’arredamento di locali pubblici, ha studiato diverse soluzioni, tutto nel segno dello stile e del design e, soprattutto, della comodità e della funzionalità.
Come il BAR-POD, un nuovo modo di consumare all’interno e all’esterno del locale. Semplice e agile il funzionamento: il consumatore ritira al bancone un vassoio magnetico con i prodotti che ha scelto. In una posizione comoda e rispettosa delle norme sulla sicurezza ci sarà ad attenderlo un basamento (Pod), dove appoggiare il vassoio per consumare in tranquillità.
Una volta finito, dovrà sganciare il vassoio e portarlo al punto di raccolta. All’operatore spetterà sanificarlo e preparare il basamento per un altro cliente.
ISA BAR-POD può diventare uno stile di somministrazione permanente. Le dimensioni contenute, la linea minimal e la realizzazione totalmente in acciaio inox lo rendono utilizzabile sia all’interno che all’esterno, sempre nel rispetto del giusto distanziamento tra i consumatori in totale sicurezza.
Ma i vantaggi non finiscono qui. Trattandosi di dispositivi di distanziamento sociale si potrebbero sfruttare anche le agevolazioni fiscali di legge.
Panzardi firma l’arte del gelato a Maratea: “Carpigiani il mio grande alleato”
Salute, gusto e tendenze: la piccola e accogliente gelateria di Emilio Panzardi, nell’incantevole baia di Maratea, è una tappa obbligata per gli amanti del piacere del gelato. I gusti della tradizione non mancano mai, così come qualche sapiente incursione nell’innovazione, come la linea gourmet che fornisce anche alcuni punti vendita a Roma e Rivisondoli e l’Hotel Bulgari di Milano.
Panzardi è arrivato nel mondo del gelato nel 2006, dopo una lunga e fortunata militanza nella ristorazione. Il suo stile è inconfondibile, in quanto espressione di una preparazione che richiede grande tecnica e capacità sensoriali sopraffine.
In occasione della prima edizione nazionale della Guida Gelaterie d’Italia 2017 del Gambero Rosso, ha conquistato la prestigiosa attestazione dei Tre Coni, assegnata ai migliori Maestri Gelatieri Artigianali italiani, selezionato tra 37.000 gelaterie.
Panzardi ha un alleato storico, punto di riferimento della sua apprezzata e quotata attività. “Non potrei immaginare il mio lavoro senza una macchina Carpigiani”, precisa. L’azienda Emiliana specializzata nella produzione di macchine da gelati ha infatti dotato il punto vendita di Maratea di due macchine Maestro (Due e Tre Stelle), due pastorizzatori e una macchina Soft per la produzione dello yogurt.
Dopo l’emergenza Covid, l’attività di Maratea è ripartita con un buon ritmo. “E’ chiaro che il fatturato perso nei mesi scorsi non sarà recuperato facilmente, ma fortunatamente c’è grande voglia d’estate e, nei fine settimana, si lavora molto bene. Maratea vivrà un’estate sicuramente positiva, siamo pronti a recuperare in fretta il tempo perso”.
In crescita, come facilmente intuibile, i servizi di asporto e consegna a domicilio, potenziati notevolmente durante i mesi dell’emergenza. “Abbiamo puntato molto su questi servizi, per cercare di venire incontro alle mutate esigenze dei nostri clienti, più inclini a ordinare a distanza per evitare file e assembramenti. Sono convinto – osserva – che questa tendenza si confermerà anche a luglio e agosto. Del resto a Maratea non ci sono già più case libere, a conferma che le persone hanno optato più per questo tipo di sistemazione. Questo dovrebbe tradursi – conclude – in un incremento degli ordini e quindi delle consegne a domicilio”.
“Di Matteo”, la storia del gelato artigianale scritta con Carpigiani
Torchiara, paesino del Cilento abitato da meno di 2mila anime, ospita da sempre, nella frazione di Sant’Antuono, la Gelateria “Di Matteo”, una delle migliori gelaterie artigianali d’Italia. Raffaele Del Verme, terza generazione di una storia imprenditoriale a trazione rigorosamente familiare, porta oggi avanti una sfida iniziata da una bisnonna nei primi anni del Novecento.
Dotata di alcune stanze messe a disposizione di viandanti e avventori occasionali, funzionava come una locanda. L’attività che ha consacrato “Di Matteo” come uno dei punti fermi del gelato artigianale fu avviata negli anni trenta dal nonno di Raffaele che ebbe la felice intuizione di inventarsi una caffetteria con annessa “gelateria”. Tutto ruotava attorno ad uno strano aggeggio dove si conservava la materia prima che si raffreddava, una specie di gelato di neve.
Raffaele, gelatiere di vedetta nel suo laboratorio vista montagne, ha ereditato questa istituzione di Sant’Antuono dal padre, nel 2000. Già suo padre aveva acquistato un macchinario all’avanguardia, rigorosamente Carpigiani. “E’ da sempre il nostro punto di riferimento”, precisa Raffaele. “Sono circa 40 anni che utilizziamo macchine Carpigiani per produrre il nostro gelato. Una garanzia assoluta”.
A giorni è atteso in sede un nuovo macchinario dell’azienda emiliana leader nella produzione di macchine per gelati, il “Maestro 3 Stelle” che si aggiunge a due altri mantecatori (tra cui anche il “Maestro 2 Stelle”) e a un Pastorizzatore.
L’obiettivo è superare di slancio l’emergenza Covid-19 e tornare al più presto a pieno regime, con i 24 gusti di casa, imperdibile delizia per gli amanti del gelato. “Abbiamo ripreso a lavorare a buoni ritmi dai primi di maggio, con la riapertura del nostro locale al pubblico. Prima abbiamo tamponato soprattutto con l’asporto, un servizio che ha funzionato sempre bene, anche in passato”.
Raffaele Del Verme non nasconde qualche preoccupazione per una situazione che resta ancora molto incerta. “Al momento si lavora abbastanza bene solo nel fine settimana. Bisognerà vedere quello che succederà a luglio e agosto, saranno mesi decisivi per provare a recuperare parte del tempo perso. E’ chiaro che il bilancio sarà comunque in rosso, il calo annunciato delle presenze sulle spiagge e negli alberghi del Cilento ci penalizzerà non poco”.
Per provare ad arginare le perdite e a mantenere stretto il collegamento con la clientela, la Gelateria “Di Matteo” ha deciso di puntare maggiormente sulla comunicazione. “I social si sono confermati uno strumento fondamentale, soprattutto durante l’emergenza. Abbiamo la nostra pagina Facebook che curiamo da tempo in home – precisa Raffaele – ma ora abbiamo deciso di affidarne la gestione ad una figura esterna che ci consentirà un ulteriore salto di qualità”.
De Pascale rimette in moto le macchine Carpigiani: garanzia assoluta, sono il top di gamma
“La vendita è attualmente effettuata solo tramite consegna a domicilio e asporto. Il cliente non può quindi venire da noi e scegliere, ma può solo a ritirare i prodotti previa ordinazione on line. E’ un altro modo di vendere e fare il nostro lavoro, ma è chiaro che non si può ignorare quello che è successo e sta succedendo in tutto il mondo. Speriamo solo di tornare al più presto alla normalità”. Roberto De Pascale, amministratore della storica Pasticceria “De Pascale” aperta in città dal 1850, racconta i giorni del Covid. Al momento “De Pascale” funziona come pasticceria e gelateria. Le macchine Carpigiani sono state quindi rimesse in moto, mentre il bar è rimasto chiuso. “Troppi vincoli, gestire ad esempio un prodotto come il caffè con il delivery o l’asporto ci è sembrato un controsenso. Per quanto riguarda i gelati abbiamo iniziato con una gamma di gusti più tradizionali”. Durante la chiusura, scattata all’indomani del decreto Conte dello scorso 4 marzo, anche la Pasticceria avellinese per antonomasia ha messo in cassa integrazione tutti i dipendenti. “Per la prima riapertura – precisa De Pascale – abbiamo fatto rientrare tre persone: una gestisce il banco-pasticceria dove si ritirano i prodotti previa ordinazione, mentre le altre due unità sono in laboratorio”.
Come avete organizzato la consegna a domicilio?
Abbiamo una convezione con un’azienda che ci copre Avellino e l’hinterland più vicino al capoluogo, e quindi, in primis, i comuni di Atripalda, Mercogliano e Monteforte. Anche in passato utilizzavamo il canale del delivery, anche se aveva un’incidenza molto più marginale e si concentrava soprattutto in alcuni momenti particolari, come il Natale, alcune feste particolari e molto sentite o in occasioni di eventi.
Quanto è costata questa prima riapertura? Molti operatori lamentano gli alti costi sostenuti per mettere in sicurezza i locali.
Abbiamo sostenuto degli investimenti rilevanti: abbiamo affidato la sanificazione ad una società esterna che ci cura anche HCCP e sicurezza. Rispettiamo i disciplinari quotidiani, utilizzando dei prodotti specifici, così come provvediamo alle compilazione delle schede specifiche per il Covid. Una serie di attività che si aggiungono agli interventi ordinari di pulizia. A tutto questo va aggiunto l’acquisto periodico di disinfettanti, mascherine, tute da lavoro, oltre alla segnaletica obbligatoria prevista dalle ultime ordinanze relative alla riapertura delle attività commerciali.
E i clienti? Fanno fatica ad abituarsi alle nuove disposizioni?
La clientela si sta lentamente riorganizzando, anche se c’è ancora tanto disorientamento. C’è chi tende a stazionare davanti al locale per consumare, anche se un 70 per cento della clientela è ormai sintonizzato sulle nuove disposizioni. In questo senso ci hanno molto aiutato i nostri social, attraverso i quali informiamo la clientela di tutte le nostre attività di sanificazione e messa in sicurezza. Così come sanno ormai benissimo che devono rispettare tutte le disposizioni previste per poter accedere ai nostri locali per il ritiro della merce.
La comunicazione è da sempre una leva fondamentale per qualsiasi azienda. De Pascale come ha utilizzato i principali canali di comunicazione per gestire una situazione straordinaria come quella che stiamo vivendo ormai da quasi tre mesi?
Gestiamo una pagina Facebook, i cui contenuti sono rivisti e utilizzati anche sul nostro profilo Instagram. La comunicazione, mai come in questa fase, è fondamentale. Facciamo vedere ai nostri clienti tutti i nostri prodotti, in modo da indirizzarli nella scelta. Realizziamo anche dei video con i nostri prodotti. Sui social abbiamo un ottimo riscontro e un numero significativo di contatti e followers. Non è un caso che le persone più in linea con le nuove disposizioni sono quelle che ci seguono costantemente sui social.
Riesce a quantificare le perdite registrate in termini di fatturato?
Non è semplice, ma è chiaro che i numeri sono impietosi. Abbiamo perso tutto il volume d’affari legato alla Pasqua e a San Giuseppe, così come anche la Festa della Mamma non ha certo avuto i numeri degli anni passati. Così come è innegabile che il divieto di accesso al nostro negozio ha fatto venire meno la possibilità di guardare, scegliere e, quindi, il cosiddetto acquisto d’impulso.
Avete usufruito di aiuti e incentivi per gestire l’emergenza?
Abbiamo fatto richiesta e siamo riusciti a beneficiare solo della cassa integrazione in deroga. Non avevamo i parametri per rientrare nel piano socio-economico della Regione, mentre stiamo valutando il nuovo bando della Camera di Commercio che dovrebbe rimborsare parte delle spese sostenute legate al Covid.
Carpigiani firma la vostra gelateria, un’offerta molto appezzata dalla vostra clientela.
Con il riavvio dell’attività di gelateria, abbiamo rimesso in moto anche le macchine Carpigiani. Abbiamo attrezzature di ultima generazione che hanno una marcia in più. Una garanzia assoluta, del resto parliamo di un leader assoluto nel settore. Le macchine Carpigiani, intuitive ed efficaci, rappresentano il top di gamma.